Seminari ed eventi: tummo, cinque riti tibetani, patanjali , 10 riti himalayani, yoga sogno, pranayama, meditazione saluti sole

 


SEMINARI DI APPROFONDIMENTO NEI WEEK END
 
Per essere aggiornati su tutti i prossimi seminari  in tempo reale si prega di mandare una mail a centronamaskar@gmail.com o compilare il modulo di contatto qui in alto a destra indicando  nel campo “messaggio” a cosa si è più interessati, insieme ad un riferimento telefonico . 



  

9 marzo lo yoga della dea nel tantrismo indiano e tibetano

10 marzo DALLA SEQUENZA DEI 5 RITI TIBETANI ALLO YOGA E  QI GONG TIBETANO.

 

i riti tibetani sono una serie di esercizi ( riconducibili allo yoga tibetano) che servono essenzialmente per accrescere la salute psicofisica e la longevità (kalpa yoga) e che canalizzando l’energia intorno ai centri energetici del corpo (chakra) preparano la meditazione. alcuni di questi riti furono divulgati per la prima volta da peter kelder nel suo libro "i cinque tibetani".le varie edizioni del libro riportano anche in appendice lettere di testimonianza da parte dei lettori che praticando i riti quotidianamente (la pratica completa richiede pochi minuti) affermano di aver ottenuto da essi innumerevoli benefici, dalla ricrescita dei capelli al miglioramento di vista, memoria, ringiovanimento ormonale, elasticità, energia in generale.
facili da apprender anche da chi non ha specifiche conoscenze di yoga. il centro namaskar organizza un seminario di teoria e pratica approfondita su questi esercizi di grande valore per la salute di modo che chi è interessato possa praticarli giornalmente e verificare su di sé i loro effetti. nel corso del seminario si apprenderà come praticare i riti tibetani in un'unica sequenza ininterrotta sempre abbinata col respiro, che costituisce invece la caratteristica essenziale nello yoga tibetano e la principale carenza nella descrizione dei riti nel libro; inoltre conosceremo alcune pratiche preliminari essenziali per accrescere i benefici della pratica: il saluto con le prostrazioni, le nove respirazioni di purificazione dei tre principali canali energetici, il pranayama quadrato per rendere la respirazione più estesa, lenta e profonda, e infine la sonorizzazione del mantra nelle varie parti del corpo.
si consiglia di portare un telo da distendere sul tappetino (o il proprio tappetino), e delle ciabatte.

l'opuscolo di 32 pagine in cui peter kelder divulgò i cinque riti fu stampato per la prima volta nel 1939 con il titolo "the eye of revelation". in esso kelder racconta di essere venuto a conoscenza dei riti da un colonnello in pensione dell'esercito britannico, il quale avrebbe scoperto un misterioso e remoto monastero nella regione himalayana i cui monaci erano a conoscenza del segreto della "fonte dell'eterna giovinezza". il segreto consisterebbe nella pratica quotidiana di cinque esercizi (detti "riti"), i quali vengono descritti nel libro insieme ad alcuni altri brevi insegnamenti circa l'alimentazione e lo stile di vita. dopo un paio di ristampe il libretto cadde nell'oblio, per essere poi riportato in grande voga a partire dalla metà degli anni '80, prima nei paesi di lingua inglese e tedesca, quindi anche in italia e negli altri paesi occidentali. oggi si calcola che "i cinque tibetani" abbia venduto oltre 5 milioni di copie nei paesi di lingua tedesca e oltre 2 milioni in quelli anglofoni. nel catalogo delle edizioni mediterranee, che ne pubblicano l'edizione in lingua italiana, costituisce il titolo più venduto.  

23 marzo Pratiche per la salute e guarigione : LA SEQUENZA DELLE 10 POSTURE CHIAVE PER LA SALUTE SECONDO I PIU' FAMOSI MAESTRI DI YOGA ED I TESTI CLASSICI  
Qual'è la sequenza ideale  di yoga che dovremmo praticare tutti i giorni per mantenere il corpo in salute e aumentare la nostra energia psico fisica?  tra le sequenze brevi è famosa quella delle 10 āsana per la salute (secondo alcuni importanti maestri yoga e testi classici). Per aumentarne i benefici è possibile applicare alla sequenza i principi respiratori del qi gong tibetano.


Dalla sequenza delle 10 āsana fondamentali per mantenersi in salute alla loro pratica secondo lo yoga tibetano in abbinamento con respiro, mantra e movimento, da praticare tutti i giorni secondo le indicazioni di alcuni dei più grandi maestri di yoga e secondo alcuni testi classici antichi.

Alcuni grandi Maestri, tra cui Swami Śivananda di Rishikesh, Shri Krishnamacharya (i due padri dello Yoga moderno e gli originatori degli stili più diffusi oggi giorno, come lo yoga integrale, l’Iyengar Yoga, Ì’Aṣṭāṅga Vinyāsa Yoga,  il ViniYoga), Dharma Mitra, hanno identificato tra le Āsana classiche della tradizione quelle fondamentali che servono a mantenere il corpo in salute e incorporate in delle sequenze simili per essere praticate con facilità e in poco tempo tutti i giorni di modo da rifornirci quotidianamente della salute e dell’energia di cui abbiamo bisogno.

Lo scopo iniziale del seminario è apprendere una sequenza onnicomprensiva di modo da poterla poi incorporare nella nostra pratica quotidiana.

Queste āsana sono descritte principalmente in due  testi antichi della tradizione tantrica dei Nāthayogin di Gorakṣa :l' Haṭha Yoga Pradīpikā (14° sec) e la Gheranda Samhita (16° sec).

Durante il seminario studieremo e praticheremo insieme le varie Āsana secondo le indicazioni dei testi, integrando la pratica con la respirazione ed i Bandha appropriati.

Approfondiremo anche alcune pratiche preliminari essenziali del qi gong tibetano per accrescere i benefici della sequenza: le prostrazioni (Namaskara), la motivazione altruistica (sankalpa di bodhicitta), le 9 respirazioni di purificazione dei 3 principali canali energetici (nava Śuddhi), il prānāyāma quadrato per rendere la respirazione più estesa, lenta e profonda, la sonorizzazione del mantra nei vari cakra (omkara guruyoga) e la dedica dei meriti al termine (parinamana).

Aggiungeremo poi nel proseguo alla pratica il coordinamento col respiro e coi  mantra di guarigione tibetani. 


24 marzo  - I MANTRA E PRATICHE DI QI GONG TIBETANO PER LASALUTE E LA LUNGA VITA -  PRATICA  DEI CINQUE PRANA (O LUNG) E DEI TRE CANALI (TZA)

27 aprile  i prànàyàma nei testi fondamentali dello yoga : seminario di studio e pratica delle tecniche respiratorie secondo i passi chiave degli yoga sutra di patanjali e dell’hatha pradipika direttamente dal sanscrito: recitazione , traduzione e commento,  pratica

28 aprile Dalle Upaniṣad dello yoga alle tecniche tibetane per sogno
E’ possibile recuperare un terzo della nostra vita che passiamo dormendo per farne uno strumento di sviluppo della nostra consapevolezza e di superamento delle nostre paure e limiti?  praticheremo le istruzioni dettagliate riportate in alcuni testi antichi da India e Tibet, che hanno una conoscenza straordinaria dei vari stati che fanno parte della nostra vita .
 
SEMINARIO SU YOGA DEL SOGNO E QI GONG TIBETANO

seminario  in presenza/online nella giornata del 28 gennaio,  a seguire partirà invece per 4 settimane un corso in presenza/online di pratica delle relative tecniche dello yoga del sogno ogni lunedì alle ore 18 -19 (possibile iscriversi anche solo al seminario o solo al corso di pratica delle 4 settimane)

 

 PROGRAMMA E ISCRIZIONE

Approfondiremo con gradualità varie Tecniche: come  le pratiche preliminari comuni e specifiche (una volta apprese è  possibile praticarle insieme online una volta alla settimana),

le 9 respirazioni di purificazione, la tecnica del respiro a vaso e un introduzione alla tecnica del tummo, lo yoga del calore interiore, ed alcuni esercizi di qi gong tibetano (o trulkhor) collegati

le pratiche di giorno, le pratiche prima di addormentarsi, le pratiche nella notte e le pratiche al risveglio.

praticheremo la sequenza corretta insieme in  tutte le lezioni di modo da familiarizzare gradualmente e incorporare la pratica nella nostra routine quotidiana .

Per iscriversi basta mandare una mail a centronamaskar@gmail.com e invieremo un form da compilare,  l'iban per il bonifico ed il link per i collegamenti.

Alcune pratiche segrete prevedono l'impegno di ricevere la relativa iniziazione tantrica da parte di lama qualificati; segnaleremo questi eventi nei prossimi mesi.

Riporto sotto una descrizione generale del corso ed un breve profilo dell’insegnante.

per ogni domanda non esitare a contattarci

LO YOGA DEL SOGNO

Anche nella Mandukya Upaniṣad si descrivono 4 stati di coscienza o avastha : stato di veglia, stato di sonno con sogni, stato di sonno profondo senza sogni e Turiya,  quarto stato.

Nell’ambito del corso analizzeremo le relazioni che intercorrono tra i nostri sogni e la nostra vita,

e praticheremo i modi per trasformare il nostro sognare in "Yoga del Sogno" nella prospettiva Tibetana Vajrayāna.

 Con questo tipo di pratiche è possibile recuperare un terzo circa del tempo complessivo della nostra vita, quello in cui dormiamo appunto, in modo da renderlo uno strumento consapevole per vincere le proprie paure, in linea con gli orientamenti della moderna psicologia occidentale, e divenire un mezzo per espandere la coscienza nella prospettiva di entrare in contatto con la natura reale della nostra mente .

Analizzeremo i temi di :

struttura del sonno e le sue diverse fasi, cos'è il sogno lucido e quali sono le sue principali caratteristiche e tipologie.

come sorge il sogno, i tipi di sogni, l’uso dei sogni, gli insegnamenti in sogno

metodi per migliorare il ricordo dei sogni e aumentare il grado di consapevolezza durante la notte

le quattro pratiche di base per trasformare i sogni: le pratiche durante il giorno, le pratiche per prepararsi alla notte, le pratiche nel sogno, le pratiche al risveglio.

 Lo yoga tibetano del sogno utilizza i sogni per allenarsi allo stato che verrà vissuto dalla coscienza dopo la morte del corpo fisico.

Imparando a mischiare il sogno e la realtà e a restare lucidi durante il sonno, un praticante allena la sua coscienza a rimanere attiva e desta anche dopo la morte del corpo.

Inoltre, questo stato di coscienza può essere utilizzato per diversi scopi: per viaggiare in altre realtà in "corpo di sogno" , per ottenere insegnamenti da esseri illuminati,

per continuare la propria sadhana durante il sonno, per guarire se stessi e gli altri, ecc

 Le attività del seminario includono pratiche meditative e respiratorie (in particolare il respiro a vaso e l’introduzione al tummo) da svolgersi in posizione seduta e distesa.

Si consiglia di munirsi di materassino, cuscino e coperta.

 

CHI È L'INSEGNANTE: Marco Ricci Vìryashrì

insegna dal 2001 yoga dei testi classici,  yoga Tibetano, Aṣṭāṅga yoga, prānāyāma, kriyā e  meditazione,  qi gong e taiji, tutte discipline che pratica dai primi anni 80, in cui ha ricevuto molte iniziazioni e insegnamenti, da Maestri qualificati di India, Tibet e Cina.

Diplomato insegnante yoga nel 2001 presso l’Istituto Yoga del M° Patrian (pioniere dello yoga in Italia che ha iniziato ad insegnare a Milano nel 1947), nel 2003 presso UISP-CONI,  nel 2013 in yoga tibetano con Lama Jampa, di cui ha seguito per anni gli insegnamenti.

Ha ricevuto iniziazioni yoga niruttana, insegnamenti e pratiche di yoga tibetano in tutte le maggiori tradizioni del Tibet, incluso Bon e Jonang. E’ stato ordinato nakpa, yogin praticante laico, nel 2022 da Lama Glenn Mullin e da Shatrul Rimpoche.

Ha coordinato un gruppo di studio  sulle pratiche antiche (84 Āsana, 8 Prānāyāma, 10 Mudrā, 6  Kriyā) dei testi classici dello Yoga dal 2002 al 2008 per YANI, associazione insegnanti; ha approfondito le tecniche del Kriyā Yoga (varie iniziazioni e insegnamenti a partire dal 1997), lo Yoga Taoista  e il taiji e Qigong (M°Liu Chun Yan e Shin Dae Woung), l’Aṣṭāṅga Vinyāsa Yoga e il vinyāsa krama (Yoga dinamico basato sul respiro secondo gli insegnamenti di T.Krishnamacarya e del suo discepolo Ramaswami),  la meditazione e varie forme antiche di yoga Tibetano dal 2005 (Trulkhor o yantra yoga, di cui ha seguito due teacher training nel 2013-2014 e si è diplomato insegnante LungSang nel 2023).

Insegna dal 2012 in vari corsi di formazione per insegnanti yoga e guida da molti anni un gruppo di meditazione a Bologna.

Iscritto all’albo iEYFe Uisp –discipline orientali, Acsi-Coni per yoga, tai ji, qi gong .

Ha studiato sanscrito presso l'Università di Bologna e ha tradotto alcuni testi antichi inediti dei Mahāsiddha Virupa, Naropada, Tilopa, Matsyendra, Gorakṣa e molti testi dall’inglese di Padmasambhava, Niguma, Bodhidharma, Lahiri Mahāsaya, oltre a varie Upaniṣad dello yoga e testi classici.

E’ co-fondatore di Namaskar asd, che opera dal 2009 a Bologna per la promozione delle pratiche antiche dei testi classici (yoga, meditazione e qi gong tibetani, taiji )

Negli ultimi anni ha approfondito il tema della disabilità conseguendo il diploma uisp operatore sportivo per la disabilità nel 2018 e frequentando vari corsi specifici (“sport e autismo”,  “cicloturismo inclusivo”,...) con Sportfund nel 2021-22 e di yoga/qi gong a supporto dei malati di cancro a partire dal 2015.

Da alcuni anni integra nei corsi e seminari i vari insegnamenti ricevuti nelle relative scienze mediche tradizionali: āyurveda, medicina tradizionale tibetana e medicina tradizionale cinese.

4 maggio Sequenza di yoga e qi gong tibetano per i 6 chakra: asana, mantra, bandha e kriya per risvegliarvi il prana
La nostra salute ed energia psicofisica è legata all’attivazione dei centri energetici del nostro corpo sottile. Apprenderemo una sequenza di movimenti, asana, bandha e kriya per portare energia e coscienza nei chakra e nei canali principali seguendo le indicazioni di alcuni testi antichi. da praticare tutti i giorni per salute e longevità

5 maggio introduzione al tummo, la pratica del calore interiore, dalle descrizioni nei testi classici dello yoga alle pratiche di qi gong tibetano  (le 6 ruote di trulkhor tsa  lung del mahàsiddha Naropa ed il respiro a vaso) 

 ore 10.45-16.45 SEMINARIO DI INTRODUZIONE ALLA PRATICA DEL TUMMO, lo yoga del calore interiore, 

dalle descrizioni nei testi classici dello yoga alle pratiche di qi gong tibetano . 



seguire dal 20 febbraio partirà invece per 5 settimane un corso di pratica delle relative tecniche (ogni partecipante online riceverà comunque guida e correzioni personalizzate). il giorno (da confermare tra i partecipanti sulla base delle indicazioni di ognuno) potrebbe essere ogni lunedì alle ore 18 -19 (possibile iscriversi anche solo al seminario o solo al corso di pratica delle 5 settimane)

Oltre ad un’introduzione alla pratica principale del Tummo (la pratica completa necessiterà di apposite iniziazioni specifiche da parte di lama qualificati), vedremo le pratiche preparatorie fondamentali come la respirazione in nove cicli, la purificazione dei rlung, la respirazione a vaso e le sue preparazioni e alcuni trulkhor tsa lung (qi gong tibetano) con varianti semplificate per renderli alla portata di tutti. 

Attraverso cinque lezioni interattive, i partecipanti impareranno queste pratiche in un ambiente online/fisico di gruppo con l'obiettivo di stabilire una solida base nella gamma dei metodi che possono facilitare l'ulteriore affinamento in gruppi più piccoli. Ogni sessione inizierà con la versione breve delle pratiche preliminari ( ngöndro) e del guru yoga, e terminerà con la dedica dei meriti.

dalle descrizioni nei testi classici dell’hatha yoga alle pratiche di qi gong tibetano  (gli esercizi di trulkhor tsa  lung delle 6 ruote di Naropa)


Il concetto dei kumbhaka prānāyāma dei testi classici dello hatha yoga è molto simile al tummo, lo yoga del calore interiore del buddhismo tibetano, ambedue sono volti a sviluppare energia, calore e consapevolezza mentale.

La prospettiva ed il contesto culturale in cui si inseriscono sono invece molto diversi anche se i vari testi classici della tradizione Natha yogin originano in realtà dagli insegnamenti di Gorakṣa e Matsyendranātha, che compaiono anche tra gli 84 Mahāsiddha del buddhismo Vajrayāna.

 

Lo yoga del calore Interiore, o Tummo, è il metodo di base usato nello stadio avanzato dalla maggior parte dei sistemi di Tantra Yoga Tibetano e include istruzioni su respirazione, visualizzazioni e posture per purificare i cakra e sciogliere i canali sottili, corredata da mantra specifici che coinvolgono la sfera fisica e mentale

Si introdurranno le varie forme di respirazione del vaso, la pratica base fondamentale dei Sei Yoga e in generale di tutte le pratiche di completamento del vajrayāna e dei tantra tibetani.

 

Il seminario, che avrà un taglio pratico e intensivo, è consigliato a coloro che intendano poi praticare regolarmente e seriamente gli esercizi appresi nell'ambito di un contesto di sviluppo della nostra consapevolezza per il beneficio di tutti gli esseri senzienti (prospettiva Vajrayāna).

Oltre ad un’introduzione alla pratica principale del Tummo (la pratica completa necessiterà di apposite iniziazioni specifiche da parte di lama qualificati), vedremo le pratiche preparatorie fondamentali come la respirazione in nove cicli, la purificazione dei lung, la respirazione a vaso e alcuni trulkhor tsa lung (qi gong tibetano).

Al seminario seguiranno cinque lezioni interattive, in presenza o online, dove i partecipanti familiarizzeranno con queste pratiche in un ambiente di gruppo con l'obiettivo di stabilire una solida base nella gamma dei metodi che possono facilitare l'ulteriore affinamento, per continuare lo studio con ulteriori istruzioni sulle meditazioni Tummo e Fase di Completamento

Ogni sessione inizierà con la versione breve delle pratiche preliminari ( ngöndro) e del guru yoga e Vedremo anche varianti semplificate degli esercizi yogici adattate per essere alla portata di tutti.


 





- DAI MANTRA E PRATICHE DI QI GONG TIBETANO PER LASALUTE E LA LUNGA VITA  AGLI ESERCIZI DI PURIFICAZIONE DEI CINQUE PRANA (ENERGIE VITALI ESSENZIALI) E DEI 3 CANALI ENERGETICI

La pratica delle asana  e movimenti può essere fatta accompagnata dal respiro (vinyasa), senza mantra (amantraka) o con la recitazione di mantra (samantraka)

Le pratiche di concentrazione  e visualizzazione coi mantra in sanscrito è un'importante branca supplementare della medicina tradizionale ayurvedica e tibetana.

Gli yogin buddhisti (mahāsiddha) utilizzavano la terapia del mantra per aiutare i discepoli a memorizzare gli insegnamenti relativi alle meditazioni, alle pratiche preliminari,  ma anche a riequilibrare i loro corpi, le loro menti e le loro energie emozionali, per ripristinare la salute e aumentare l'immunità contro potenziali malattie future.

Il termine mantra deriva dall'insieme di due termini: man ("mente" ) unito al suffisso tra ("che protegge/ che supera") quindi "ciò che protegge la mente" dall’ansia, dal vortice dei pensieri, dallo stress e dalla sofferenza.

La pratica con il mantra può essere usata per proteggere la mente da diversi tipi di sofferenza e per aiutarla a coltivare chiarezza mentale, stabilità e intuizione.

Per avere una comprensione del mantra è indispensabile avere anche una comprensione del suo significato per cui analizzeremo vari mantra di protezione, e guarigione dello yoga, del buddhismo, alla luce del loro significato in sanscrito, la lingua armonica in cui tutti i mantra sono espressi e che ha le stesse basi dell'italiano, poiché le lingue antiche europee provengono da una lingua cugina stretta di quest'affascinante idioma;

Un mantra, per essere efficace deve essere trasmesso da un maestro che l’ha ricevuto a sua volta da un Guru e lo ha praticato a lungo; solo allora può essere recitato in una delle varie modalità: ad alta voce, sussurrato o anche solo enunciato mentalmente, nel silenzio della pratica.

L'atto di enunciare un mantra è detto uccāra ("movimento verso l'alto") in sanscrito e va coordinato con la respirazione; 

la sua ripetizione rituale va sotto il nome di japa, e spesso è praticata servendosi dell'akṣamālā, un rosario .

Impareremo come i mantra sono usati per la concentrazione e la guarigione sia nella tradizione yogica indiana e tibetana che in quella delle loro medicine tradizionali e riceveremo la trasmissione e la spiegazione di alcuni Mantra praticati per secoli da yogin e medici tibetani per affrontare vari problemi di salute.

Si impareranno le forme di coltivazione spirituale necessarie per rendere efficaci i mantra e i diversi modi in cui possono essere usati per aiutare la salute fisica e mentale  per noi e per gli altri.

Accumuleremo mantra come gruppo per potenziare sostanze come acqua, olio e altri condimenti che possono essere usate da soli e condivise con gli altri.

Combineremo insieme istruzioni teoriche con canti di gruppo e accumuli di mantra insieme alle asana, meditazione e movimento, creando una sensazione di rigenerazione della nostre cellule e della nostra mente.


ogni domenica: i testi fondamentali dello yoga: seminario di studio e pratica dei passi chiave degli yoga sutra di patanjali e dell’hatha pradipika direttamente dal sanscrito: recitazione cantata, traduzione e commento,  pratica

seminario non solo teorico sulla filosofia dello yoga ma anche esperienziale di pratica in comune nel corso di questo seminario cercheremo di tradurre direttamente dal sanscrito alcune parti dell’testo antico “yogasutra” di patanjali, considerato il testo antico fondamentale della pratica e della filosofia dello yoga; cercheremo di interpretarne il significato letterale e intrinseco e di praticarne gli insegnamenti impostando una sadhana basata sul testo e sulle applicazioni successive di un altro testo classico del tantrismo medioevale indiano: l’hatha yoga pradipika.
quest’ultimo è il più antico manuale di pratica sull’hatha yoga ed è stato scritto con un chiaro obiettivo : quello di tracciare, come manuale dettagliato il percorso del praticante verso il raggiungimento dello stato di samadhi. questo testo è considerato da tutti gli studiosi il testo più importante tra quelli che descrivono dettagliatamente le varie pratiche yoga (asana, shat kriya, pranayama, mudra e bandha, tecniche avanzate di meditazione e di concentrazione).

27 aprile - SEMINARIO SULLA PRIMA SEQUENZA COMPLETA DI QI GONG PER LA SALUTE E SULLA FORMA BREVE DEL TAI CHI CHUAN SOTTO LA GUIDA DEI TESTI CLASSICI. PRATICA DELLA MEDITAZIONE DELL'ORBITA MICROCOSMICA


impareremo la forma base del chi kung buddista per la salute sotto la guida di un testo classico e la prima forma di tai chi seguendo una  canzone del tai ji che nella tradizione ne dettaglia i principi fondamentali .

il qi gong comprende una serie di esercizi tradizionali cinesi di lavoro sull’energia e sul respiro volti al mantenimento della salute psico-fisica e allo sviluppo del “qi” (energia) all’interno del corpo . il tai chi è una disciplina tradizionale cinese con una triplice natura:
1) è un antico sistema di esercizi psico-fisici per la salute (in cina è soprannominato "ginnastica di lunga vita") eseguiti in armonia con il respiro, di modo da far circolare il chi (energia) all'interno del corpo.
2) è una disciplina di sviluppo spirituale, in quanto tende a spengere la mente, le sue preoccupazioni e ansie (per questo è anche chiamata “meditazione in movimento”) secondo la concezione filosofica e pratica propria del taoismo e dell’alchimia interiore.
3) è un’ arte marziale (i movimenti e le forme mutuano il loro nome da animali o elementi della natura e derivano dal kung fu, di cui il tai ji rappresenta il più famoso stile interno).
visto da fuori il tai chi appare come una serie di tecniche di combattimento eseguite al rallentatore che si sviluppano in modo fluido, come in una danza piena di armonia ed equilibrio.


SEMINARI FONDAMENTALI DI APPROFONDIMENTO NEI WEEK END

I Seminari “Fondamentali di Approfondimento” sono seminari di avvicinamento a pratiche di varie forme di metodica yoga, tai ji e qi gong. In ciascun seminario è approfondita una tematica specifica, offrendo delle chiavi essenziali per riconoscere con chiarezza la condizione presente nello stato della nostra mente, nella nostra energia e nella nostra dimensione corporea e individuare alcuni strumenti di pratica per il loro cambiamento ed evoluzione. 
-I Seminari intensivi si svolgono in presenza e online nel fine settimana e hanno una durata di circa tre ore a partire dalle 10,30.

I seminari sono indipendenti l'uno dall'altro e possono essere frequentati anche singolarmente. Sono aperti a tutti e non è richiesto alcun prerequisito per partecipare. Per info o prenotare inviare i propri dati a centronamskar@gmail.com.
Vanno  prenotati entro 7 gg prima, posti limitati a Max 8  persone. 


21 giugno ore  18.00 Giornata mondiale dello Yoga
Il 21 Giugno , in corrispondenza con il solstizio d’estate, è la  giornata mondiale dello yoga e per i tibetani ancora nel mese del Saga Dawa, in cui cade la ricorrenza della nascita morte e illuminazione del Buddha storico Sakyamuni.   Si dice che tutte le azioni virtuose compiute in questo periodo abbiano maggiore possibilità di creare karma positivo. Per questo motivo nel nostro centro a partire dalle 18 si terranno alcune pratiche di yoga tibetano aperte a tutti per accumulare meriti e celebrare la “Giornata Mondiale dello Yoga”.
Ingresso libero,  Prenotazione obbligatoria. Per info contattare il numero 3357738586  


seguono seminari anni precedenti
                  



LO YOGA DI SHIVA:  LA SEQUENZA DELLE 10 PRATICHE YOGA DELLO SHIVA SAMHITA: Il testo Shiva Samhita

Shiva Samhita, ‘compendio dei detti di Shiva’, è scritto in forma di dialogo fra il dio Shiva e la sua  consorte Parvati ed è considerato uno dei testi più completi sullo Hatha Yoga.

Descrive i prana, le nâdî e i chakra per poi trattare del jîva che, limitato dall'associazione con l'ahamkâra, in virtù del quale pensa di sperimentare piacere e dolore, e dagli organi dei sensi, fruisce di vari karma. Quando l'uomo arriva a comprendere l'identità del Sé con lo Spirito universale, allora i tattva, attraverso cui si manifesta il mondo, si dissolvono e appare l'unica realtà, Shiva.

Come pratiche descrive quattro asana,  nadi shodhana e vari prânâyâma, undici mudrâ, ossia tecniche per produrre il  risveglio della Kundalinî, dharana sui cinque elementi , un mantra segreto per i praticanti .

Shiva-samhitâ è una delle fonti principali per le conoscenze dello hatha-yoga, ma rispetto alle altre appare più elaborata su piano filosofico e ci presenta un resoconto più completo delle tecniche hatha-yogiche. In particolare il testo parla di alcune tecniche esoteriche segrete che non si ritrovano negli altri testi come :lo svara yoga (attività propizie da compiere a seconda dello  stato del nostro respiro), le tecniche dello yoga sessuale, le tecniche predittive che utilizzano l’osservazione della propria ombra. Inoltre è l’unico testo di hatha yoga che stabilisce chiaramente che la sadhana è possibile e fruttuosa anche per chi vive all’interno della propria famiglia e lavora nel mondo, senza rinunciarvi.


Cosa praticheremo

Nell'antico testo Shiva Samhita, rivolgendosi alla dea Parvati, Shiva rivela alcune pratiche yoga che portano direttamente alla realizzazione.

Queste stesse pratiche verranno illustrate, discusse e praticate insieme in una sequenza ininterrotta dalla tradizione più autentica dello yoga.

Leggeremo insieme alcuni brani direttamente dal testo e praticheremo le 4 Asana, i 3 Bandha, le 8 Mudra, i 4 Pranayama, la Meditazione e concentrazione sui 5tattva, insieme secondo la tradizione.

Si parte da alcune  pratiche fisiche (asana) per includere le tecniche di pranayama,  di risveglio energetico nei canali e delle visualizzazioni meditative, in una sequenza facile da 9apprendere e praticare anche da soli.


Chi è Shiva?

Śiva è il Signore di tutti gli yogin , l'asceta perfetto, simbolo del dominio sui sensi e sulla mente, eternamente immerso nella beatitudine (ānanda) e nel samādhi. È il signore dell'evoluzione spirituale che dona ai praticanti la forza necessaria per perseverare nella propria pratica (sādhana) e che distrugge gli ostacoli dello yoga; è il protettore degli yogin, dei sādhu, di tutti quegli aspiranti spirituali che – con lo scopo di cercare la Verità e conseguire così la liberazione (mokṣa) – hanno scelto come stile di vita la rinuncia all'individualità, al mondo, alla sua ricchezza e ai suoi piaceri.
Ritratto calmo e concentrato, raccolto in sé stesso e immerso nella meditazione (dhyāna), eternamente immobile, eternamente beato, eternamente cosciente di sé, gli occhi chiusi per metà, con la schiena eretta, seduto nella posizione del loto.
Egli è il più calmo e perfetto tra gli asceti (mahāyogin), ma è anche lo sfrenato e sensuale danzatore cosmico (naṭarāja); è la forza che dissolve e distrugge i mondi, ma anche quella che li rigenera, li preserva e li sostiene


TECNICHE DI PRANAYAMA SECONDO IL GURU DEI GURU.

PRATICARE IL RESPIRO SUL TESTO DI ISTRUZIONI DI T.KRISHNAMACARYA




L’autore del testo. il guru dei maestri
Tirumalai Krishnamacharya (18 novembre 1888 – 28 febbraio 1989) è stato un grande maestro di yoga, un medico ayurvedico ed un grande studioso e sanscritista. Spesso chiamato “il padre dello yoga moderno” poiché fu maestro oltre che del figlio T. K. V. Desikachar (Viniyoga) , di Pattabhi Jois (Ashtanga Vinyasa Yoga),  di B. K. S. Iyengar , di A.G. Mohan ( “Svastha Yoga”) e di Indra Devi.
Krishnamacharya è universalmente riconosciuto come il maestro che ha reso noto il Vinyasa, intesa come l’arte di combinare il respiro con il movimento.
Krishnamacharya passò sette anni e mezzo a studiare con un misterioso maestro ultracentenario chiamato Yogeśvara Rāmamohana Brahmacāri, che viveva in una grotta isolata nei pressi del Monte Kailash sulle montagne del Tibet a ridosso del lago manosravar . Da lui imparò le asana, il pranayama e gli aspetti terapeutici dello yoga. Si dice che durante questo periodo il suo insegnante lo invitò a memorizzare tutto lo Yoga Kurunta (un antico testo yogico oggi perduto). Come da tradizione, alla fine degli studi, Krishnamacharya chiese al suo guru quale dovesse essere il pagamento per gli insegnamenti e il maestro rispose che Krishnamacharya avrebbe dovuto “sposarsi, avere dei figli ed essere un insegnante per  diffondere lo yoga”.
Insegnò yoga a Mysore (1933-1950) e tra i tanti allievi due in  particolare come B. K. S Iyengar e Pattabhi Joys nei decenni successivi elaborarono gli insegnamenti ricevuti inaugurando due delle tradizioni di yoga oggi più diffuse al mondo.  Fu tra i primi che insegnò la pratica a donne e uomini occidentali ed attirando per questo aspre critiche dai tradizionalisti del suo tempo.Nel 1952 si trasferì a Madras, dove continuò a vivere e a insegnare fino alla sua morte, avvenuta nel 1989 a 101 anni.

Il testo della pratica
Nel 1934 scrisse lo Yoga makaranda, «Il nettare dello yoga», e nel 1941 lo Yogāsanagalu, «Le posture dello yoga», che possiamo considerare tra i primi manuali di yoga moderno e da cui sono tratti i brani che seguono.
Nel corso di questo seminario cercheremo di integrare da questi due testi i passi relativi al pranayama con le indicazioni rivenienti dagli "Yogasutra" di Patanjali, considerato il testo antico fondamentale della pratica yoga, che dettagliano il concetto di pranayama; cercheremo di interpretarne il significato letterale e intrinseco e di praticarne gli insegnamenti sulle applicazioni successive di un classico del tantrismo medioevale indiano: l'Hatha yoga pradipika di Svatamarama, discepolo nel lignaggio natha fondato da Goraksha, il leggendario padre dell’hatha yoga.

Cosa praticheremo
“Sûryabhedana, Ujjâyin, Sîtkârin, Sîtalî, Bhastrikâ, Bhrâmarin, Mûrcchâ e Plâvinî sono gli otto tipi di kumbhaka Prânâyâma.”

Pranayama, armonizzare la mente con l'energia del respiro . Gli effetti sulla mente
"Come una danzatrice cessa di danzare dopo essersi esibita al cospetto del suo pubblico, altrettanto fa la mente (prakriti)  dopo essersi esibita al cospetto del Purusha (la coscienza eterna)" (Īśvarakṛṣṇa, sāṃkhya-kārikā, 59).
Lavorando sull'apertura del respiro si produrrà naturalmente uno stato di armonia e chiarezza mentale, unita ad una piacevole sensazione di calore, che porterà spontaneamente verso la meditazione.
“Se lo yoga dice che niente è cosi efficace come migliorare il respiro per migliorare tutte le sfere della propria vita, non è un peccato che siano rari gli insegnanti di yoga che insegnano il pranayama ed anche pochi i praticanti realmente interessati?".
“Quando il Prâna si muove liberamente lungo Sushumnâ, la mente raggiunge l'equilibrio. E' chiamata Manonmanî questa condizione di equilibrio della mente.

Gli straordinari benefici del pranayama sul piano fisico
“La snellezza del corpo, la serenità del volto, l'ascolto chiaro del suono interiore, la visione limpida, la salute perfetta, il controllo di bindu, la stimolazione del fuoco gastrico e la completa purificazione delle Nâdî: questi rappresentano i segni del successo nella pratica del pranayama” Hatha yoga pradipika 78




 Dalle upanishad dello yoga alle tecniche dello yoga tibetano del sogno
E’ possibile recuperare un terzo della nostra vita che passiamo dormendo per farne uno strumento di sviluppo spirituale e di superamento delle nostre paure e limiti? La risposta in alcuni testi antichi straordinari e nelle relative pratiche nella tradizione dello yoga tibetano

Il tema sarà affrontato attraverso le relazioni che intercorrono tra i nostri sogni e la nostra vita, e anche sui modi per trasformare il nostro sognare in "yoga del sogno" nella prospettiva tibetana vajrayana . con questo tipo di pratiche è possibile utilizzare un terzo circa del tempo complessivo della nostra vita, quello in cui dormiamo appunto, in modo da renderlo uno strumento consapevole per vincere le proprie paure in linea con gli orientamenti della moderna psicologia occidentale e divenire un mezzo per espandere la coscienza nella prospettiva di entrare in contatto con la natura reale della nostra mente . verrà affrontato il tema di : come sorge il sogno, i tipi di sogni, l’uso dei sogni, gli insegnamenti in sogno , le quattro pratiche di base: le pratiche durante il giorno, le pratiche per prepararsi alla notte, le pratiche nel sogno, le pratiche al risveglio.


Le tecniche fondamentali dello yoga secondo l’HaTa Yoga Pradipika, il testo chiave dell'Hata Yoga;

 la sequenza delle 17 asana  e la purificazione dei canali (nadishuddhi)
i 6 kriya di purificazione e le 8 tecniche di pranayama
2 giorni di studio e pratica sulla base del manuale antico più importante dello yoga per entrare in contatto con oltre1000 anni di pratiche per la salute, l'energia e la liberazione nella tradizione Natha Yoga
L'Hatha Yoga Pradipika' è il più antico manuale di pratica sull’Hatha Yoga ed è stato scritto con un chiaro obiettivo : quello di  tracciare, come manuale dettagliato, il percorso del praticante verso il raggiungimento dello stato di Samadhi.
Compilato dallo yogin Svatmarama nel 14° secolo  e risalente alla tradizione Tantrica dei Nathayogin (ordine i cui capostipiti risalgono alle figure leggendarie di Gorakhshanath e Matsyendranath) è considerato da tutti gli studiosi il testo più importante tra quelli che descrivono dettagliatamente le varie pratiche Yoga. È diviso in 390 versi ripartiti in 4 capitoli (ma esistono varianti a 5 o anche a 10 capitoli). Il primo capitolo tratta dei prerequisiti dello Yoga (dieta e condotta: Yama e Niyama) e delle 17 Asana fondamentali. Il secondo capitolo tratta delle 7 tecniche di purificazione corporee (Shat Kriya e Nadi Shuddi) e degli 8 Pranayama. Il terzo capitolo tratta dei 10 Mudra e  dei  3 Bandha, della fisiologia esoterica del corpo e del risveglio della Kundalini. Il quarto capitolo è relativo al Nada Yoga e al Raja Yoga (cioè lo Yoga Regale basato sulle esperienze avanzate delle pratiche meditative).









Il 24 settembre festeggiamo il giorno delle yogini (quindi di ogni donna che pratica yoga, qi gong e/o meditazione) e l'Equinozio d'Autunno ( da aequs -uguale e nox –notte, in Grecia il tempo dei festeggiamenti della dea Demetra) con una piccola pratica specifica.

L’equinozio è uno dei due momenti dell'anno in cui i raggi del sole "cadono" perpendicolarmente rispetto all'asse terrestre (in realtà avverrà all'01:54 della mattina del 23 ) e  prelude all'arrivo della stagione fredda .

In Namaskar asd alle ore 18 faremo alcune letture da un testo antico scritto da alcune yogini indiane di 2.500 anni fa (therigata) seguite da delle meditazioni.
L’evento è gratuito e aperto a tutti dietro prenotazione.





ogni anno il Centro Namaskar asd partecipa l'ultimo sabato di aprile alla manifestazione organizzata a livello mondiale della giornata mondiale del Tai ji, offrendo  una lezione pratica gratuita presso i giardini della Montagnola a partire dalle ore 10 con ritrovo presso il teatro di fronte alla fontana .






La manifestazione ha come scopo di diffondere informazioni corrette sulla pratica del tai ji e del Qi Gong e di offrire opportunità gratuite per sperimentarle direttamente. La prenotazione delle lezioni è obbligatoria.







L’evento lanciato da internet, e coordinato a livello mondiale dal sito www.worldtaichiday.org prende come occasione ideale la celebrazione della nascita del leggendario monaco taoista Zhan Sanfeng. Nasce come festa e momento di incontro tra scuole e praticanti ma presto assume una portata ben maggiore: riceve il patrocinio dell’ONU, della Organizzazione Mondiale della Sanità e diviene occasione privilegiata di educazione alla salute, al benessere e alla pace attraverso le pratiche di Taijiquan e Qigong; un incontro tra popoli, culture, razze, e religioni diverse seguendo il motto “un mondo…un respiro” Aprendosi al respiro e lasciandosi nutrire dal Qi –l’energia vitale – e dalla quiete diveniamo consapevoli che siamo tutti uniti da un unico campo di energia e parte di un unico mondo. A partire dalla Nuova Zelanda, e seguendo il fuso orario, un respiro, un’ onda di energia e di pace si propaga in tutto il mondo.











Da gennaio 2017 l’associazione ha in essere un'iniziativa gratuita rivolta a pazienti oncologici.





Collaboriamo con LILT, lega italiana per la lotta ai tumori dal 2014 e da Gennaio del 2017 parte una nuova iniziativa gratuita per i pazienti ed ex-pazienti oncologici che mira a fornire lezioni gratuite e mirate di Qi Gong, Taiji, respirazione yoga e meditazione.Si tratta per tutte le discipline di movimenti dolci che possono essere anche adattati anche a  posizioni sedute. il Qi gong e il Tai ji, la meditazione e lo yoga dolce rigenerativo sono discipline utilizzate in molte strutture oncologiche internazionali che possono fornire un supporto importante durante la terapia e aiutare in modo significativo il recupero dell’energia successivamente, oltre che essere forme di prevenzione e stili di vita salutari.











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 due seminari unici in italia con il Ven. Kenpo Tenzin Norgay, monaco del Bhutan formatosi al famoso Ngagyur Nyingma Institute del monastero Namdroling, nell’ India, uno dei più importanti Maestri del lignaggio Ningmapa Palyul fuori dall’India. Ha insegnato presso il monastero Palyul in Tibet e terrà in Namaskar due seminari di tantrismo tibetano Vajrayana:
-27-29 MARZO 
LA PRATICA DELLA COMPASSIONE: AVALOKITESHVARA NEI SEI REAMI 
(gli shatlokha o le sei dimensioni dell’esistenza samsarica dominate da emozioni negative di  attaccamento, odio, ignoranza, egoismo,  orgoglio, invidia)
Venerdi 27 marzo Ore 20.00 iniziazione Avalokiteshvara; Sabato 28  e domenica 29 marzo Ore 10 -16 insegnamenti
-3-5 APRILE -
PHOWA: LA PRATICA DI PREPARAZIONE AL PASSAGGIO DELLA COSCIENZA o le tecniche yogiche tibetane del morire
Venerdi 3 aprile Ore 10.00 iniziazione di Amithaba e a seguire insegnamenti  fino a Domenica 5 aprile 

INTRODUZIONE AL TUMMO, LO YOGA DEL FUOCO INTERIORE, E AI SEI YOGA DELLA DAKINI NIGUMA  CON LAMA JAMPA GHYATSO
data in attesa di conferma Bologna, orari 10.30-18

Lo yoga del Fuoco Interiore, o Tummo, è il metodo di base usato nello stadio avanzato dalla maggior parte dei sistemi di Tantra Yoga. Niguma fu secondo alcuni testi la sorella, in altri testi la compagna tantrica del mahasiddha (‘Grande realizzato’) Naropa, famoso maestro del buddhismo indiano vissuto fra il X e l’XI secolo. La yogini ricevette i sei Yoga ( cioè del calore psichico, della chiara luce, del corpo illusorio, del phowa, del sogno, del bardo), dal guru Tilopa, e a sua volta li trasmise (secondo alcuni testi all'altra dakini Sukhasiddi, secondo altri allo yogi Kyungpo Nelyor), originando così un lignaggio autonomo rispetto a quello di Naropa.



La pratica del Tummo comprende istruzioni su respirazione, visualizzazioni e posture che agiscono in modo specifico sulla colonna vertebrale, sulla muscolatura profonda, sulla purificazione dei chakra e sullo scioglimento dei canali sottili, corredate da mantra specifici che coinvolgono la sfera fisica e mentale. Si introdurranno le due forme di respirazione del vaso, pratica base fondamentale dei Sei Yoga e in generale di tutte le pratiche di completamento del vajrayana e dei tantra tibetani. Durante il corso il Lama darà istruzioni specifiche sulla generazione del calore interno e sulla visione del corpo come illusione - nozioni fondamentali per il dominio delle energie dei canali sottili, e per la percezione della Chiara luce descritta nei Tantra più elevati.



Il corso, che avrà un taglio tecnico, pratico e intensivo, è consigliato ai praticanti che intendano poi praticare regolarmente e seriamente gli esercizi appresi nell’ambito di un contesto di sviluppo spirituale per il beneficio di tutti gli esseri senzienti (prospettiva Vajrayana).


L’insegnante: Lama Ciampa Gyatso ha cominciato gli studi di Dharma nel 1980 presso il monastero Kagyu Ling in Francia. con Ven. Kalu Rinpoche. Ha ricevuto trasmissioni di insegnamenti dai lignaggi Champa Kagyu e Karma Kaguy e innumerevoli insegnamenti diretti da S.S. Il Dalai Lama, S.S. Sakya Trinzin, Dilgo Khyenze ed in special modo dai Ven. Kalu Rinpoche per la trasmissione diretta del sistema Trulkor Nangpa Nelyor (yoga tibetano), e da Gheshe Tamdin Gyamtso e Gheshe Lobsang Tsultrim.


 LO YOGA CURATIVO TIBETANO
ATTRAVERSO POSTURE, RESPIRO E MOVIMENTO

 è un insieme di movimenti di yoga tibetano abbinati col respiro che gli eremiti dell'Himalaya, vivendo in luoghi remoti e lontani dai soccorsi medici, praticano da millenni per restare sani. Il loro fondamento si trova nella medicina tibetana, nei tantra vajrayana e nel bon, ed i loro effetti sono di renderci più sani, più consapevoli, più felici e più calmi. Il Lu Jong consente infatti di coltivare la sensibilità interna del corpo e dei canali energetici e la presenza mentale, per sciogliere blocchi fisici, pranici e mentali attraverso il coordinamento di posture, movimenti e respiro. Questi movimenti agiscono su diversi meridiani, organi e parti del corpo facendo pressione ed aprendo i canali per ristabilire l’equilibrio degli “umori” e degli “elementi”.


Permettono così di trasformare le emozioni negative, come l'odio e l'avidità, e raggiungere equilibrio e armonia, accrescendo vitalità, chiarezza mentale ed energia illuminata, per aiutarci a muoverci nella vita con amore e compassione.

elenco eventi - seminari ricorrenti che si tengono  presso l'associazione



Riportiamo sotto alcuni eventi che avranno luogo nelle prossime settimane su base ricorrente; si tratta di alcuni seminari di approfondimento e di pratica previsti nei prossimi week end
tutti i seminari sono a numero chiuso per un massimo di 10 persone e richiedono prenotazione e prepagamento obbligatori entro la settimana antecedente la data (per informazioni chiamare al numero di cell.335-77 38586). si svolgeranno presso i locali di via zucchini 8d a bologna (vicino a porta mascarella) e prevedono un costo di partecipazione di 30 euro inclusivo dell’iscrizione a socio dell’associazione.
A tutti i partecipanti sarà fornito del materiale illustrativo che li aiuterà a proseguire a casa la pratica, l'insegnante rimarrà comunque a disposizione per tutte le domande o i dubbi che possono sorgere in seguito. per i contenuti dei seminari maggiori dettagli sono riportati sotto.
Per date e orari aggiornati di ogni singolo seminario si prega di telefonare in sede ( 335  – 77 38586) ; i dettagli dei programmi sono riportati di seguito:


1)  SEQUENZA DEI 5 RITI TIBETANI COL RESPIRO DEL QI GONG TIBETANO

i riti tibetani sono una serie di esercizi ( riconducibili allo yoga tibetano) che servono essenzialmente per accrescere la salute psicofisica e la longevità (kalpa yoga) e che canalizzando l’energia intorno ai centri energetici del corpo (chakra) preparano la meditazione. alcuni di questi riti furono divulgati per la prima volta da peter kelder nel suo libro "i cinque tibetani".le varie edizioni del libro riportano anche in appendice lettere di testimonianza da parte dei lettori che praticando i riti quotidianamente (la pratica completa richiede pochi minuti) affermano di aver ottenuto da essi innumerevoli benefici, dalla ricrescita dei capelli al miglioramento di vista, memoria, ringiovanimento ormonale, elasticità, energia in generale.
facili da apprender anche da chi non ha specifiche conoscenze di yoga. il centro namaskar organizza un seminario di teoria e pratica approfondita su questi esercizi di grande valore per la salute di modo che chi è interessato possa praticarli giornalmente e verificare su di sé i loro effetti. nel corso del seminario si apprenderà come praticare i riti tibetani in un'unica sequenza ininterrotta sempre abbinata col respiro, che costituisce invece la caratteristica essenziale nello yoga tibetano e la principale carenza nella descrizione dei riti nel libro; inoltre conosceremo alcune pratiche preliminari essenziali per accrescere i benefici della pratica: il saluto con le prostrazioni, le nove respirazioni di purificazione dei tre principali canali energetici, il pranayama quadrato per rendere la respirazione più estesa, lenta e profonda, e infine la sonorizzazione del mantra nelle varie parti del corpo.
si consiglia di portare un telo da distendere sul tappetino (o il proprio tappetino), e delle ciabatte.
l'opuscolo di 32 pagine in cui peter kelder divulgò i cinque riti fu stampato per la prima volta nel 1939 con il titolo "the eye of revelation". in esso kelder racconta di essere venuto a conoscenza dei riti da un colonnello in pensione dell'esercito britannico, il quale avrebbe scoperto un misterioso e remoto monastero nella regione himalayana i cui monaci erano a conoscenza del segreto della "fonte dell'eterna giovinezza". il segreto consisterebbe nella pratica quotidiana di cinque esercizi (detti "riti"), i quali vengono descritti nel libro insieme ad alcuni altri brevi insegnamenti circa l'alimentazione e lo stile di vita. dopo un paio di ristampe il libretto cadde nell'oblio, per essere poi riportato in grande voga a partire dalla metà degli anni '80, prima nei paesi di lingua inglese e tedesca, quindi anche in italia e negli altri paesi occidentali. oggi si calcola che "i cinque tibetani" abbia venduto oltre 5 milioni di copie nei paesi di lingua tedesca e oltre 2 milioni in quelli anglofoni. nel catalogo delle edizioni mediterranee, che ne pubblicano l'edizione in lingua italiana, costituisce il titolo più venduto.

2) seminario di studio e pratica degli yoga sutra di patanjali e dell’hatha pradipika

seminario non solo teorico sulla filosofia dello yoga ma anche esperienziale di pratica in comune nel corso di questo seminario cercheremo di tradurre direttamente dal sanscrito alcune parti dell’testo antico “yogasutra” di patanjali, considerato il testo antico fondamentale della pratica e della filosofia dello yoga; cercheremo di interpretarne il significato letterale e intrinseco e di praticarne gli insegnamenti impostando una sadhana basata sul testo e sulle applicazioni successive di un altro testo classico del tantrismo medioevale indiano: l’hatha yoga pradipika.
quest’ultimo è il più antico manuale di pratica sull’hatha yoga ed è stato scritto con un chiaro obiettivo : quello di tracciare, come manuale dettagliato il percorso del praticante verso il raggiungimento dello stato di samadhi. questo testo è considerato da tutti gli studiosi il testo più importante tra quelli che descrivono dettagliatamente le varie pratiche yoga (asana, shat kriya, pranayama, mudra e bandha, tecniche avanzate di meditazione e di concentrazione).

3) SEQUENZA DELLE 10 ASANA CHIAVE PER LA SALUTE


alcuni grandi maestri (tra cui in particolare il santo swami shivananda e shri krishnamacharya, l’originatore dello yoga moderno così come è stato poi diffuso in alcuni degli stili più famosi oggi giorno, come l’iyengar yoga, i’ashtanga vinyasa yoga di pattabhi jois e il viniyoga di desikachar) hanno identificato tra le 84 asana classiche della tradizione quelle fondamentali che servono a mantenere il corpo in salute. questi esercizi sono state incorporati poi in delle sequenze che una volta apprese possono essere praticate con facilità e con poco tempo tutti i giorni, di modo da rifornirci quotidianamente della salute e dell’energia di cui abbiamo bisogno. lo scopo del seminario è apprendere questa sequenza di modo da poterla poi incorporare nella nostra pratica quotidiana.queste asana sono descritte principalmente in un testo antico che si chiama hatha yoga pradipika.
compilato dallo yogin swatmarama nel 14° secolo e risalente alla tradizione tantrica dei nathayogin è considerato da tutti gli studiosi il testo più importante tra quelli che descrivono dettagliatamente le varie pratiche yoga. e’ diviso in 390 versi disposti in 4 capitoli (esistono varianti a 5 e 10 capitoli). il primo capitolo tratta dei prerequisiti dello yoga (dieta e condotta: yama e niyama) e delle asana fondamentali. il secondo capitolo tratta delle 7 tecniche di purificazione corporee ( kriya e nadi shuddi) e degli 8 pranayama. il terzo capitolo tratta dei 10 mudra e dei 3 bandha, della fisiologia esoterica del corpo e del risveglio della kundalini. il quarto capitolo è relativo al nada yoga e al raja yoga (yoga regale basato sulle esperienze avanzate delle pratiche meditative).
durante il seminario studieremo e praticheremo insieme le varie asana secondo le indicazioni del testo, integrando la pratica con la respirazione e i bandha appropriati.

4) Lo yoga tibetano del sogno

Il tema sarà affrontato attraverso le relazioni che intercorrono tra i nostri sogni e la nostra vita, e anche sui modi per trasformare il nostro sognare in "yoga del sogno" nella prospettiva tibetana vajrayana . con questo tipo di pratiche è possibile utilizzare un terzo circa del tempo complessivo della nostra vita, quello in cui dormiamo appunto, in modo da renderlo uno strumento consapevole per vincere le proprie paure in linea con gli orientamenti della moderna psicologia occidentale e divenire un mezzo per espandere la coscienza nella prospettiva di entrare in contatto con la natura reale della nostra mente . verrà affrontato il tema di : come sorge il sogno, i tipi di sogni, l’uso dei sogni, gli insegnamenti in sogno , le quattro pratiche di base: le pratiche durante il giorno, le pratiche per prepararsi alla notte, le pratiche nel sogno, le pratiche al risveglio.

5)  seminario di raja yoga: “PRANAYAMA, KRIYA  E MEDITAZIONE ”

le linee guida di questo lavoro esperienziale fanno riferimento ad alcuni fra i testi classici dello yoga, principalmente a:- samkhya darshana
- yoga darshana ( = “yoga sutra” di patanjali)
- hathapradipika
- bd gita
1) abc dello yoga:
1a) fisiologia della respirazione
1b) sua applicazione: trovare lo schema respiratorio personale
2) dalla respirazione al pranayama
2a) asana e fisiologia yoga: canali energetici,”vayu”, ” kosha”,...
3) preparazione ai “ kumbhaka pranayama”dello ha-tha yoga
3a) varie tecniche introduttive: kapala bhati, agnisara kriya, uddiyana mudra.
3b) nadi shuddi pranayama attraverso asana
3c) nadi shuddi pranayama nelle sue quattro varianti tradizionali.
4) i kumbhaka dello ha -tha yoga
4a) fare esperienza dei principali “ kumbhaka” dell’ hatha yoga.
5) il pranayama di patanjali
5a) dai kumbhaka al pranayama di patanjali
6) oltre il pranayama
6a) verso la meditazione.



6) SEMINARIO SULLA PRIMA SEQUENZA COMPLETA DI QI GONG PER LA SALUTE E SULLA FORMA BREVE DEL TAI CHI CHUAN SOTTO LA GUIDA DEI TESTI CLASSICI (25 aprile ore 9,15 lezione di spiegazione e pratica gratuita nella giornata mondiale del tai chi e del chi kung)

impareremo la forma base del chi kung buddista per la salute sotto la guida di un testo classico e la prima forma di tai chi seguendo una antica canzone del tai ji che nella tradizione ne dettaglia i principi fondamentali .

il qi gong comprende una serie di esercizi tradizionali cinesi di lavoro sull’energia e sul respiro volti al mantenimento della salute psico-fisica e allo sviluppo del “qi” (energia) all’interno del corpo . il tai chi è una disciplina tradizionale cinese con una triplice natura:
1) è un antico sistema di esercizi psico-fisici per la salute (in cina è soprannominato "ginnastica di lunga vita") eseguiti in armonia con il respiro, di modo da far circolare il chi (energia) all'interno del corpo.
2) è una disciplina di sviluppo spirituale, in quanto tende a spengere la mente, le sue preoccupazioni e ansie (per questo è anche chiamata “meditazione in movimento”) secondo la concezione filosofica e pratica propria del taoismo e dell’alchimia interiore.
3) è un’ arte marziale (i movimenti e le forme mutuano il loro nome da animali o elementi della natura e derivano dal kung fu, di cui il tai ji rappresenta il più famoso stile interno).
visto da fuori il tai chi appare come una serie di tecniche di combattimento eseguite al rallentatore che si sviluppano in modo fluido, come in una danza piena di armonia ed equilibrio.

7)SADHANA QUOTIDIANA SU NADI E CHAKRA

il seminario parte da uno studio esperienziale della fisiologia del corpo sottile nello yoga a partire dalle sue componenti: si esploreranno i significati di panchtattwa, kosha, prana, vayu, nadi, chakra, bindu e le relative pratiche volte a ripristinare un equilibrio e sciogliere i blocchi psico - fisici.e’ un seminario che assembla tutti gli elementi di cui abbiamo bisogno per sviluppare una pratica di yoga, pranayama e meditazione giornaliera completa ed efficace con una sequenza che una volta appresa può durare anche minimo di 20 minuti ed essere incrementata gradualmente. inoltre, si ricevono indicazioni per rendere ogni azione quotidiana altamente significativa ai fini del mantenimento della consapevolezza per rendere la nostra vita ordinaria una forma di meditazione.
i chakra (centri energetici a forma di cerchi letteralmente ) sono centri energetici, situati lungo la spina dorsale, che immagazzinano le energie cosmiche e le distribuiscono in tutto il corpo. essi sono correlati ai cinque elementi fondamentali (panchatattwa), ai dieci prana (deshavayu), ai tre canali principali (nadi) e alle funzioni costituenti il corpo fisiologico, in particolare le ghiandole endocrine. lo stress emozionale e i blocchi psico fisici che seguono agli accadimenti dolorosi della nostra vita riducono notevolmente la capacità dei chakra di assorbire e trasmettere l’energia all’organismo come avviene in condizioni naturali, fino al punto di indebolire il sistema immunitario e diminuire le nostre capacità di percezione tramite le facoltà sensoriali.
in tale condizione la salute psicofisica e la percezione della realtà sono condannate a restare circoscritte in una dimensione ridotta di spazio e di tempo.
l’armonizzazione e il ripristino delle funzioni naturali dei chakra per mezzo della vibrazione fisica e sonora corrispondente e di alcune tecniche psico-fisiche (bandha, kriya di purificazione e mantra ), ottimizza il flusso energetico, accresce la forza, la salute, la serenità e la saggezza che deriva dall’armonia interiore, e in ultimo l’amore puro verso tutti gli esseri. in ogni chakra infatti l’energia risuona con una frequenza particolare e corrisponde, nei differenti piani della nostra mente, a specifici livelli di coscienza.
esploreremo i principali chakra attraverso pranayama, mantra, bandha e visualizzazioni. il significato di ogni chakra non può essere spiegato con le parole, ma deve essere compreso attraverso l’esperienza. il risveglio dei chakra è connesso all’allargamento della coscienza e a stati di risveglio. quindi sia la stimolazione fisica o mentale dei chakra conduce ad una trasformazione della coscienza
programma
parte teorica
teoria dei chakra e delle altre componenti della fisiologia energetica del corpo sottile nello yoga tibetano
kosha, nadi, etc
parte pratica
1. riscaldamento e scioglimento generale e specifico
2. tecniche di purificazione e attivazione dei canali
3. tecniche di percezione dell’energia (prana)
4.tecniche di energetizzazione dei chakra
5. tecniche di armonizzazione dei chakra

8) le otto sequenze dei saluti al sole: ashtanga vinyasa namaskāra 

le sequenze complete degli otto saluti ((ashtanamaskara) nella tradizione dello yoga indo tibetano: saluti al sole e alla luna, ai 5 dhyani buddha delle 5 direzioni e ai 5 elementi (pancha tattwa : terra, acqua, fuoco, aria, etere) ; sono sequenze dinamiche legate col respiro, molto armoniose, energetiche ed equilibrate e costituiscono da sole una pratica yogica completa: costituiscono una vera e propria meditazione in movimento effettata in stretto coordinamento col respiro. una volta apprese le sequenze complete la loro pratica quotidiana richiede solo pochi minuti e costituisce una sadhana che elimina le tossine con effetto ringiovanente sui tessuti, migliorando la propria efficienza fisica e mentale. e’ un potente mezzo per potenziare l'energia vitale, eliminare i blocchi energetici ed innescare un processo di profonda trasformazione spirituale (fondamentale è bhavana, lo stato mentale in cui si effettuano i vari saluti).





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